Si avvicina la scandenza per il pagamento della tassa sui servizi indivisibili (TASI); si tratta di una delle tre voci d'imposta che compongono la IUC (Imposta Unica Comunale), insieme all’IMU (Imposta Municipale propria) e alla TARI (Tassa sui rifiuti). A differenza dell'IMU deve essere pagata anche sugli immobili adibiti ad abitazione principale e, nel caso di immobili in affitto, devono pagarla parte i proprietari e parte gli inquilini. Ecco come calcolarla e come pagarla.
Quanto devo pagare?La Tasi sostituisce l'Imu sull’abitazione principale; sugli altri immobili, invece, si somma all'Imu. Lo Stato ha fissato le aliquote minime e massime applicabili, lasciando però molta libertà ai Comuni nel fissare sconti e agevolazioni. Ricorda che la base imponibile per il calcolo della Tasi è la stessa utilizzata per l'Imu: quindi bisogna rivalutare de 5% la rendita catastale e moltiplicarla per 160. Le linee guida fissate dallo Stato per la Tasi sono queste:
abitazione principale: l'aliquota minima è dello 0,1%, quella massima invece può arrivare allo 0,25%. I Comuni possono alzarla di un ulteriore 0,08%, portandola allo 0,33%.
altri immobili: la somme delle aliquote di Tasi e Imu non può superare l'1,06%. Anche in questo caso i Comuni possono applicare uno 0,08% aggiuntivo, portando la tassazione all'1,14%.